Riguardo l’esistenza
di Dio :
io credo, ma non come
intendono le religioni e dico tutte le
religioni .
L’argomento
teleologico non risponde appieno all
‘argomento che per analogia come un orologio ha un costruttore
orologiaio , il mondo ha Dio ; poi se andiamo nell’evoluzione
,questo argomento sminuisce o indebolisce l’0nipotenza di Dio o
Dio stesso come causa
Il monoteismo non dice un gran che
,potrebbe l’universo essere stato progettato benissimo da una
echip di specialisti.
Che dire dell ’onnipotenza ? Non spiega
la morte delle cose ,le malattie ecc.
L’argomento
cosmologico che riguarda la causa prima
,viene meno perché non spiega perché ci si deve fermare per forza a
Dio ,anche la materia come Dio potrebbe essere sempre esistita,
i numeri vanno all’infinito sia in
avanti che in indietro ,perché fermarsi a Dio ? poi l’argomento
cosmologico non spiega il male e la sua esistenza .
Riguardo l’argomento
ontologico di Anselmo d’Aosta è stato
dimostrato che l’esistenza non è proprietà del concepire .
L’argomento
autropico che sostiene che Dio si sia
servito dell’evoluzione guidandola ,dice poco ,perché nelle
lotterie anche se le probabilità di vincere sono pochissime ,poi
c’è sempre chi vince:
Riguardo al libero
arbitrio per spiegare il male esistente è
un tentativo che a tutti i costi vuole spiegare la realtà del male
quando tutti e a partire da Dio , nessuno lo vuole
Poi se si concepisce che nulla esiste
fuori di Dio in quanto concepito Infinito poi anche Onnipotente ,
il male da dove è venuto? Chi gli ha dato origine ? esiste fuori di
Dio il male ? se esistesse fuori Dio non sarebbe più Infinito ,
ci sarebbe il male che è in un altro infinito fuori da Dio , e non
ci può essere più infiniti .
Non scandalizzarti per
quanto ho scritto ,io sono un uomo di fede
, ma però devo capire e la fede
non ha
a che fare con la speculazione di quello che ci sarà dopo morti o
la morte e
credo che sia inutile
cercare di convincere una persona che ha trovato nella religione
queste risposte ,perché
il suo è un rifiuto o paura che
un giorno non esisterà più e se si riuscirà
a dimostrare un argomento non valido , stai certo che troverà
un’altra infinità di argomenti e farà cambiamenti tutto per
motivare la sua fede senza i dubbi che vivrà per sempre, non può
dubitare di questo e allora ecco i cambiamenti , si spostano date per
la fine del mondo ecc. , ecc. e tutti l’accolgono con entusiasmo
Ti domanderai allora
cosa credo io. Io credo come Spinoza come
Einstein a una religione
cosmica
Senza dei ,chiese ,
dogmi ,caste sacerdotali ,credo a un Dio che
si rivela nell’armonia dell’essere,
regolata da leggi ,
non a un dio che si occupa di destini e delle
azioni degli uomini
Concludo questa mia
,spero di non averti turbato e mi farebbe piacere trattare con te
questi argomenti
Concludo con un forte abbraccio
Concludo con un forte abbraccio
Renato
aggiungo un pensiero ,(cui condivido) di un grande scienziato
aggiungo un pensiero ,(cui condivido) di un grande scienziato
Dio gioca a
dadi? Albert Einstein
Per
Albert Einstein, e certamente per non poche persone di formazione
scientifica, la religiosità è “ sapere che esiste qualcosa di
impenetrabile, conoscere le manifestazioni dell’intelletto più
profondo e della bellezza più luminosa, che sono accessibili
alla nostra ragione solo nelle forme più primitive ”.~
Einstein,
che nella sua visione del mondo è fortemente influenzato da
Schopenhauer, si dichiara contrario non soltanto a qualsiasi primitiva “ religione-terrore ”, ma anche ad ogni “
religione morale ”, quale quella che si trova “ nelle sacre
scritture del popolo ebraico ” e poi anche nel Nuovo Testamento. Egli invece patrocina risolutamente la
causa di una “ religiosità cosmica ”, cui “ non corrisponde
nessuna idea di un Dio antropomorfo ”.~ A suo avviso, una tale
religiosità si trova già embrionalmente in alcuni salmi di Davide e
in alcuni profeti, ma molto più accentuatamente — “ come abbiamo
imparato in particolare dagli scritti ammirabili di Schopenhauer ”
— nel buddhismo. Richiamandosi a “ eretici ” come Democrito, Francesco d’Assisi e in particolare Spinoza,7 Einstein
pensa che i geni religiosi di tutti i tempi si siano caratterizzati
per una siffatta religiosità cosmica senza dogmi, senza chiesa e
senza caste sacerdotali, una religiosità che “ non conosce dei concepiti secondo l’immagine dell’uomo ” Egli perciò si
definisce un “ seguace di Spinoza ” e, alla domanda
telegrafica di un rabbino americano che gli chiede se creda in
Dio, risponde: “ Io credo nel Dio di Spinoza, che si rivela
nell’ armonia dell’essere regolata da leggi, ndn in un Dio che si
occupa dei destini e delle azioni degli uomini ” La
convinzione di Einstein che tutto ciò che accade sia regolato
da leggi rigidamente causali è religiosa, fondata cioè
sull’ insegnamento di Spinoza.
Secondo
il geniale scienziato questa religiosità cosmica è anche l'impulso più potente e più nobile alla ricerca scientifica
”tale essa fu in passato e tale è ancora oggi: “ Quale gioia
profonda al cospetto dell'edificio del mondo e quale ardente
desiderio di conoscere — sia pure limitato a qualche debole raggio
dello splendore rivelato dall ordine mirabile dell’universo —
dovevano possedere Keplero e Newton per aver potuto, in un solitario
lavoro di lunghi anni, svelare il meccanismo celeste... Soltanto
colui che ha consacrato la propria vita a propositi analoghi può
formarsi un’immagine viva di ciò che ha animato questi uomini e di
ciò che ha dato loro la forza di restare fedeli al loro obiettivo nonostante gli innumerevoli insuccessi. ~ la religiosità cosmica che
prodiga simili forze. Non è senza ragione che un autore
contemporaneo ha detto che nella nostra epoca, votata in generale al
materialismo, gli scienziati sono i soli uomini profondamente
religiosi