Sulla obbedienza e lealtà
(una mia riflessione di circa 25 anni fà quando lasciai i tdG )
La
storia narra che per secoli re e sacerdoti, signori e padroni hanno
proclamato l’obbedienza come somma virtù e la disobbedienza
peccato, peccato grave meritevole di morte ancor più dell’omicidio
o altri orribili reati.
In
verità le classi dirigenti hanno dominato e sfruttato le grandi
masse e le hanno tenute schiave ,nell'ignoranza più
profonda per impedire loro di evolversi , di uscire dal degrado
materiale e
spirituale in cui giacevano e così con la scusa di essere gli
unti del Signore e di essere re per grazia divina ,
ogni disobbedienza a ogni loro desiderio, legge o comando è sempre stato considerato lesa maestà , apostasia ,
affronto a Dio che li aveva nominati
e
investiti di tali poteri.
Per
disobbedienza non intendo ribellione dovuta alla collera o alla
delusione , risentimento ,no, non intendo questo, ma mi riferisco ad
un atto di coraggio non conformista dovuto alla capacità di dire
no , perché si dice " si " alla propria coscienza ,convinzione
, principi e si desidera vivere in armonia con essi anche se ciò
comporta l’ostracismo .
Obbedire
sempre ciecamente
è tipico
degli schiavi,
invece
disobbedire quando sono in gioco principi umanistici come
libertà
e altri valori ,allora
io dico e penso
che bisogna dire di no e disobbedire diventa
in questo caso una virtù , un atto di affermazione di vita e un
contributo alla sua evoluzione umanistica .
Al
processo di Norimberga contro le atrocità naziste perpetrate contro
l’umanità , i responsabili di tali misfatti si difesero dicendo " abbiamo ubbidito " (
ubbidirono ai loro superiori )ma
il processo mise in evidenza che
dovevano
invece " disobbedire "ai
loro
superiori
e
dovevano invece obbedire
alla coscienza umanistica
che dentro di loro condannava tali atrocità e
per questo furono
tutti condannati.
Non
si può delegare un’organizzazione
perché prenda per noi le
responsabilità al posto nostro
o delegare un capo o sacerdote o re per fare altrettanto . Un
esempio biblico
al caso nostro è quello del processo a Gesù . Cosa
avreste fatto se foste vissuto a
quel
tempo se
vi
avrebbero proposto di uccidere Gesù invece
di
Barabba
? avreste
gridato a Pilato Gesù
o barabba ? Molti
giudei al quel tempo avrebbero potuto benissimo obbedire ragionando
che in definitiva i veri responsabili erano i loro sacerdoti ,che
aspettava
loro giudicare e
aspettava
invece al popolo obbedire !
Benissimo
potevano ragionare che era superfluo a indagare ,non leale , non
giusto disobbedire agli unti insediati da Mosè .
Ma
tutti voi dovete convenire con me che le cose non stanno
esattamente così e che il popolo ha anch'esso la sua parte di
responsabilità nell'aver obbedito !
Perché
dico tutto questo? Perché nella organizzazione vostra dei tdg
come
nel caso dei sacerdoti ebrei , i responsabili
cioè gli anziani
o
i loro
sostituti
,giudicano
l’operato dei fratelli e ogni anno vengono espulsi migliaia e
migliaia di fratelli dalla organizzazione, ma quello che io desidero
evidenziare è quello che comporta in il poi , quello che il popolo
dei
tdg fa
nei confronti dell’espulso
in nome
dell’obbedienza a chi detiene la direttiva . In nome
dell’obbedienza ogni contatto sociale è tolto al dissociato e
il poveretto si trova così all improvviso solo , senza amici e
con
familiari e parenti che a fatica lo salutano che
non
lo invitano più nemmeno alle feste più importanti di famiglia come
ad un matrimonio
e se
si ammala o sopraggiunge un problema viene ignorato come
se fosse un appestato .Che dire
poi delle conseguenze psicologiche
o
della salute fisica ? Si , perché tutto ciò comporta per i
dissociati ,
ostracismo , molto stress con
conseguenze anche gravi per
la
salute ,
forse dovuto al fatto che sentendosi innocenti o ritenendo che
forse
il giudizio era
imparziale
forse
poco misericordioso o
forse esagerato o troppo di vedute ristrette ecc. ecc..
Se ne fanno
una malattia e si ammalano seriamente di nervi o subiscono
attacchi cardiaci o la pressione sanguinea subisce alterazioni ecc…
ecc….Ma
chiediamoci ? se
fossero davvero innocenti ? se veramente fosse stato fatto un
giudizio errato ?
Che
dire se verrà fatta fra breve una revisione di tale comportamento
con nuove direttive o con un aggiustamento o nuova veduta come
vengono chiamati con un eufemismo tutti i cambiamenti
dell’organizzazione
? e che dire di tutti quelli
espulsi
per cose giuste,
ma
che
a quel tempo la veduta dell’organizzazione
invece le riteneva
sbagliate?
Un esempio pratico lo faccio sull’obiezione di coscienza in
quanto prima non si accettava i lavori sostitutivi e chi
li accettava
era considerato che si dissociava da se e come conseguenza alcuni
non sopportavano il carcere e io personalmente ho conosciuto alcuni
con me
a Gaeta
che sono andati fuori di testa e si sono malati di nervi . questi
poveretti, hanno subito l’ostracismo riportato sopra da parte del
popolo tdg
.Altri
esempi si potrebbero fare riguardo a chi magari non prontamente
accettava qualche (così
detta ),nuova
veduta e allora da tutti segnato ( altra restrizione punitiva entro
l’organizzazione cui il popolo collabora obbedendo
isolando socialmente il peccatore)
.Concludendo desidero evidenziare a scanso di equivoci , che
mentre è giusto che ognuno segua un proprio credo o una propria
religione , diverso invece è seguire i re e sacerdoti . La storia
ci ha dimostrato che molti di essi hanno deviato dagli
insegnamenti originali insegnando invece vedute e insegnamenti
propri e spesso al sol fine di detenere il potere e così guerre
inquisizioni ostracismo verso l’umanità è stato perpetrato
con grande plauso delle folle obbedienti , sottomesse e leali .
In definitiva vale sempre il principio biblico riportato negli Atti
17:11 a favore dei bereani
e del
consiglio dato da Paolo in Galati
1:8
che incoraggia a
seguire insegnamenti
non di uomini , ma scritturali
PS
L’introduzione
contiene riferimenti di Erich Fromm e si consiglia per un
approfondimento più ampio e un’analisi del problema più
consistente , di leggere il suo libro "La disobbedienza"